08 Set Sentenza Corte di Cassazione n. 8621/2020 del 07/05/20
MOTIVI DI DOGLIANZA:
Illegittimità del recesso per giusta causa
La Suprema Corte, confermando la sentenza della Corte di appello di Roma, ritiene legittimo il licenziamento intimato dalla società convenuta.
La Suprema Corte, nel rigettare i vari motivi di ricorso, analizza due questioni spesso oggetto di contenzioso e, più precisamente, la “tipizzazione” nella fonte negoziale della condotta ascritta al lavoratore e la diversa valutazione del datore di lavoro di condotte analoghe assunte da dipendenti diversi.
Sul primo tema la Corte chiarisce che “solo ove il fatto contestato e accertato sia espressamente contemplato da una previsione di fonte negoziale vincolante per il datore di lavoro, che tipizzi la condotta del lavoratore come punibile con sanzione conservativa, il licenziamento sarà illegittimo”.
Sul secondo ancora “qualora risulti accertato che l’inadempimento del lavoratore licenziato sia stato tale da compromettere irrimediabilmente il rapporto fiduciario, è di regola irrilevante che un’analoga inadempienza, commessa da altro dipendente, sia stata diversamente valutata dal datore di lavoro”.